GIOVEDI' 6 MARZO 2014
Leggo,
con non poca amarezza, l’articolo apparso oggi, 5 marzo, sul Quotidiano di
Brindisi in cui si disputa tra amministratori locali cegliesi circa “la presunta paternità “ del
neonato Consiglio Comunale dei Ragazzi e
delle Ragazze ( le elezioni si sono concluse appena una settimana fa). Scrivo
in quanto mamma di un’alunna che ha
partecipato all’elezione del CCR, come candidata e come elettrice, e in quanto
docente (lavoro in un Istituto Comprensivo di un’altra provincia) che da anni
segue personalmente il progetto CCR della scuola di appartenenza ( a questo proposito
vorrei specificare che pur lavorando da anni a questo progetto, non ho mai
saputo chi materialmente, negli anni precedenti
e nelle due amministrazioni
addietro, abbia messo mano al tanto conteso Regolamento di cui si parla
nell’articolo in questione, anche perché è soggetto a continue modifiche).
Vorrei
qui ricordare agli amministratori e a
chi legge che il CCR nasce dalla Legge 285/97 e, in
particolare, nel manuale esplicativo e
attuativo di questa legge , a pag 47 si legge quanto segue: “I
consigli dei ragazzi, che possono operare a livello comunale, di circoscrizione
o di quartiere, rappresentano un'innovativa modalità di partecipazione dei
ragazzi alla vita della collettività sociale in cui vivono, permettendogli di
contribuire alle scelte e alle decisioni dalle quali finora sono stati esclusi.
I consigli dei
ragazzi costituiscono una modalità educativa che permette ai ragazzi di
confrontarsi, di gestire la conflittualità nella ricerca di soluzioni che non
soddisfino le esigenze dei singoli ma quelle di tutta la collettività di cui si
è parte, rendendo in tal modo effettiva la pratica della partecipazione
attraverso
l'espressione
delle proprie idee, esigenze e dei propri desideri, nell'esercizio consapevole
dei propri
diritti.” Ora vorrei sapere se questa contesa paternità su chi abbia
scritto il Regolamento del CCR sia un esempio
educativo per i ragazzi che si stanno affacciando a quello che rappresenta
un primo loro personale esercizio di democrazia e di partecipazione; mi chiedo se davvero questi amministratori in
contesa possano essere d’esempio su ciò che significa lavorare per il bene
comune, a cui ognuno dovrebbe mettere
mano non per i propri onori ma per
un interesse collettivo e plurale.
Ancora a pag 47 , il manuale recita così : “La nascita di un consiglio dei ragazzi si sviluppa all'interno di un
sistema di progettualità alla cui definizione contribuiscono l'amministrazione
comunale, la scuola, i genitori e le agenzie educative territoriali, soggetti
che responsabilmente garantiscono la possibilità di realizzare una vera
partecipazione dei ragazzi, attraverso la consapevole considerazione nei
confronti di questa esperienza”: E’
questa contesa un sistema responsabile di progettualità? E’ educativo e
responsabile dire che “ il centro destra , ora all’opposizione, garantisce la
massima disponibilità al nuovo consiglio comunale dei ragazzi” ? Credo che il
referente del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze non debba essere
un solo partito ma bensì l’intero Consiglio Comunale e l’intera Amministrazione
Comunale, nella persona del sindaco o di chi ne fa le veci, poiché questa è la
rappresentanza istituzionale.
Vorrei invitare invece gli
amministratori a superare e mettere fine a queste “strane” contese e ad avere il
coraggio di insegnare la bellezza della
Politica a questi ragazzi che si stanno affacciando con maturità a
questa sfera della partecipazione collettiva e vorrei che anche la scuola si
schierasse dalla parte dei ragazzi che hanno partecipato attivamente a tutto il
percorso insieme al lavoro certosino e responsabile di tutti i docenti
chiedendo con forza la fine di questa contesa e riportando il tutto al giusto e
responsabile valore del progetto che è innanzitutto un percorso di legalità e
di corresponsabilità . Sarebbe bello riappropriarsi tutti insieme, adulti, cittadini, scuola,
famiglie, amministratori del sapore del bene comune, della giustizia, del senso
del rispetto, anche critico, dello Stato,
della solidarietà. … Forse solo così saremo adulti credibili.
LETTERA FIRMATA
avevo scritto tempo fa sulla grande cretinata del consiglio comunale per ragazzi CCR .Ora vedere due cretini con le loro foto sul giornale che si disputano paternità e maternità dell'iniziativa in maniera volgare con politica politicante conferma la mia impressione, sostenuta anche da questa lettera di una insegnante nonchè genitore.
RispondiEliminaLa condivido in pieno aggiungendo che da tempo ci siamo giocati la credibilità come genitori e come politici e che non era il caso di infierire anche sui ragazzi lasciandoli per ora fuori da quel mondo marcio della politica attuale piena di fessi e faziosi e ipocriti, dalla lingua facile e dalle bugie lunghe. La grande politica forse non esisterà mai ma di certo non sarebbe irraggiungibile il traguardo della dignità, del rispetto, della onestà, del coraggio e della moralità per chi si mette al servizio di una città , al servizio del futuro investendo sui ragazzi per una civiltà diversa.
Vede cara amica, questi non ne saranno mai capaci per cultura, per onestà intellettuale, per preparazione specifica e solo la loro spudoratezza condita da tanta ipocrisia gli fa credere di assurgere anche a maestri, a pedagoghi della politica quando stanno dando da anni un cattivo spettacolo di se. Lasciamo stare i ragazzi, teneteli lontano da quei luoghi infetti e corrosivi, lontano da questi politici politicanti perchè sono dei cattivi esempi civici, culturali e come
amministratori.
Ai ragazzi, se proprio volete farli crescere, dategli libri per le mani, strumenti per giudicare e conoscere, non le sfilate ipocrite cercando di copiare il mondo dei grandi . Se proprio volete dargli questo mondo in pasto entrate dalla finestra di soppiatto e prima di parlare fateli osservare, ascoltare.
Fategli conoscere l'educazione civica e politica con altre parole e con altri mezzi lasciando stare questa cretinata che sa tanto di politically correct, per dire ancora una volta che noi siamo diversi e sappiamo tutti che non è così.
Chiedo le dimissioni del nuovo sindaco, nonostante sia stato eletto con vere elezioni e nonostante non fosse stata garantita la pari opportunità alle femminucce.
anonimo cegliese
suppongo da queste tue "facili" righe che non hai figli perché altrimenti saresti ben conscio di quanto un ragazzo o ragazza di 11 anni di oggi sia capace di stupire un adulto.Coscenza critica, cultura e responsabilità sono l'obbiettivo educativo di ogni buon genitore.Questi sono ragazzi e ragazze sopra la media se non l'avessi capito,e poi tu parli con sdegno di "ipocrita sfilata" mentre parli di quote rosa....questa è bella....le candidature erano libere...libere,mi sa che per ipocrisia si stia rivoltando il discorso.Nessuno di questi ragazzi verrà abbandonato alla barbarie di qualche politicante fazioso e poco coerente innanzitutto perché sono seguiti da insegnanti e genitori eccezionali.Parlare di dimissioni mi sembra ridicolo prima ancora di partire;consiglio a te piuttosto di dimetterti da questi giudizi sommari e qualunquisti,saresti più utile a contribuire nel tuo piccolo steccato privato ad un modo più pudico,educato e rispettoso di chi si impegna onestamente a migliorare le generazioni emergenti
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